Male, ma non malissimo... Così si può riassumere in breve la partita di ieri.
Si affronta il Rondone, ormai storica avversaria del CSI Bologna, ben consapevoli che sarà una partita dura e forse cattiva. La notizia del blocco al confine del Brennero di un pullman di tifosi olandesi diretti al Pilastro aiuta però a distendere gli animi. Finirà a tarallucci e vino...
Già dentro gli spogliatoi si capisce che sarà una giornata difficile: il mister cerca soluzioni alternative, optando per un inedito 4-5-2 di sostanza, ma il giovane e sagace Zacca si accorge che avremmo dovuto giocare in dodici e fa crollare tutti i piani strategici... Ma ci riproveremo!
Anyway, comincia la partita e si ha la certezza che la giornata sarà difficile: a centrocampo non si azzecca un passaggio e la difesa (soprattutto a destra) lascia discrete voragini. Gli avversari ci danno una mano sbagliando anche loro ma le conseguenze del nostro pessimo inizio sono ovvie: sugli sviluppi di un calcio d'angolo un liscio generale permette una facile conclusione di un uomo lasciato colpevolmente solo. 1-0 meritato.
La partita continua più o meno sulla falsariga di come è iniziata, con la differenza che riusciamo a sfruttare meglio le fasce, dove non andiamo male. Proprio da lì arriva il gol del pareggio: azione personale di Maru che salta un uomo e inventa un cross talmente preciso che si infila giusto giusto nell'angolino. Schema ovviamente provato e riprovato in allenamento: 1-1.
Il pareggio ci sveglia un po', alziamo il baricentro e poco dopo sfioriamo il vantaggio con l'unica bella azione della partita, con il tiro di aziz a tu per tu con il portiere che esce fuori di un soffio. Finisce il primo tempo e siamo già in riserva. Fortunatamente nel secondo tempo i ritmi calano ulteriormente, proviamo a fare un po' più di possesso palla ma alcuni disimpegni horror della difesa consentono agli avversari di rendersi pericolosi, arrivando due/tre volte in area senza però concludere in modo pulito.
Il match si potrebbe quindi sbloccare solo su calcio piazzato ma nessuno (sia noi, con Molly che colpisce l'incrocio dei pali, che loro, grazie a una bella parata di Marco) trova la zampata vincente.
Finisce quindi con un pareggio bruttino che rispecchia più o meno le forze in campo, credo però che ci abbia fatto capire che tre allenamenti in un mese (con rispettivamente 8, 6 e 12 presenze) non siano sufficienti neanche per prepararci ad un torneo di briscola al bar.
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